La Politica Agricola Comune

Cos'è la PAC

immagine del bando

La PAC rimane una delle più importanti politiche europee, ed attualmente impegna circa un terzo del bilancio dell’UE. Attraverso i vari processi di riforma, è passata da politica di sostegno alla produzione (nasce nel dopo guerra con l’obiettivo di garantire cibo per tutti), a politica di sostegno al reddito degli agricoltori, per compensarli dei costi sostenuti per la fornitura di beni pubblici (come il mantenimento del paesaggio, della biodiversità, della disponibilità e della qualità delle risorse idriche, della salubrità degli alimenti, della fertilità e funzionalità dei suoli, stabilità climatica, gestione del territorio, soprattutto in relazione al dissesto idro-geologico, al rischio di incendi e di inondazioni) e a sostenere lo sviluppo generale delle zone rurali, sia dal punto di vista economico che della qualità della vita.

 

La PAC è strutturata su due Pilastri:

- 1° Pilastro: pagamenti diretti agli agricoltori e strumenti di gestione dei mercati

- 2° Pilastro: sviluppo rurale

Il 1° Pilastro della PAC si occupa del sostegno diretto agli agricoltori e delle misure di gestione del mercato.

Per pagamento diretto si intende un pagamento corrisposto direttamente agli agricoltori nell’ambito di uno dei regimi di sostegno al reddito previsti dal Reg. (UE) n. 1307/2013.

La regolamentazione dei mercati agricoli avviene invece tramite l’Organizzazione Comune di Mercato unica (disciplinata attualmente dal reg. (UE) n. 1308/2013), che stabilisce specifiche disposizioni per la produzione e la commercializzazione della maggior parte dei prodotti agricoli, al fine di regolarne il mercato, gli scambi con i paesi terzi e le norme di concorrenza.

Il finanziamento è erogato direttamente dalla UE tramite il FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e giunge agli agricoltori per il tramite degli Organismi Pagatori nazionali riconosciuti dall’UE, che provvedono al pagamento dei premi e dei contributi alle aziende agricole che, dopo aver presentato regolare domanda di aiuto, rientrano nelle condizioni di ammissibilità.

Il 2° Pilastro della PAC sostiene lo sviluppo delle aree rurali dell’Unione europea, promuovendo in particolare le peculiarità locali dell’agricoltura europea favorendo un miglioramento della qualità di vita in tali zone. La politica di sviluppo rurale mira infatti a mantenere la vitalità delle aree rurali attraverso programmi di investimenti, di modernizzazione e di sostegno ad attività agricole e non.

Per attuare la politica di sviluppo rurale, gli Stati membri predispongono dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) che possono essere realizzati a livello nazionale e/o regionale.

Il finanziamento dei PSR avviene tramite il cofinanziamento del fondo FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), e degli Stati membri/regioni.

Seguendo quanto già intrapreso in passato, anche per la programmazione 2014-2020, i fondi per lo sviluppo rurale continuano ad essere impiegati per lo sviluppo di attività agricole e non, ed i PSR dovranno rispondere a sei priorità:

  • promuovere e stimolare il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
  • rafforzare la competitività e la redditività delle aziende promuovendo tecnologie innovative;
  • promuovere l’organizzazione e la gestione del rischio della filiera agroalimentare;
  • ripristinare, tutelare e migliorare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalla silvicoltura;
  • promuovere l'utilizzo efficiente delle risorse e il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio;
  • promuovere l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Data ultima modifica: 20/11/2023